Stress e Yoga

2025-01-07 23:35

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Stress e Yoga

Sul sito American Phycological Association, è stato pubblicato, nell’ottobre del 2024, un articolo intitolato “Effetti dello stress sul corpo”, del quale

Spesso le persone chiedono se lo yoga abbia dei benefici su stati di stress, ansia, asma, tensioni di vario genere.



Talvolta, probabilmente non essendo consapevoli di come lo stress agisca profondamente sul ns stato psico fisico, lo si sottovaluta e, senza rendersene conto, si continua a svolgere la propria vita alimentandolo, persino nelle attività di svago.



Tutte le pratiche che ci portano nella calma sono una medicina. Lo stato di calma profonda è benefico a tutti i livelli: fisico, mentale e spirituale.



Sul sito American Phycological Association, è stato pubblicato, nell’ottobre del 2024, un articolo intitolato “Effetti dello stress sul corpo”, del quale qui si riporta il contenuto e si prova a fare una sintesi. E’ un articolo estremamente interessante, che, in modo semplice, fa comprendere quanto lo stress, non tanto nella sua forma acuta, quanto in quella cronica, sia causa di moltissime problematiche, capaci di generare un problema sistemico. L’articolo descrive gli effetti negativi dello stress cronico su ciascun sistema corporeo.



Ovviamente in primis è il sistema muscolare a risentirne.



Normalmente, quando il corpo è stressato, i muscoli si irrigidiscono, per poi rilassarsi nuovamente, mentre, quando si vive di stress costante, i muscoli del corpo restano in tensione costante, generando problemi cronici, come ad esempio la cefalea, spesso collegata alla rigidità muscolare di spalle, collo e testa.



Lo stress può incidere sull'apparato respiratorio, provocando, ad esempio, mancanza di respiro o respirazione rapida, fino a malattie respiratorie come asma e BPCO.



Ovviamente come per tutti gli altri sistemi, anche per questo la qualità del pensiero ha una importanza centrale. Infatti, dimostrando ancora una volta come gli studiosi stanno sempre più comprendendo l’intima connessione tra corpo fisico e mente, affermata dallo Yoga, l’articolo aggiunge che ”Alcuni studi dimostrano che uno stress acuto, come la morte di una persona cara, può effettivamente scatenare attacchi d'asma. Inoltre, la respirazione rapida, o iperventilazione, causata dallo stress può provocare un attacco di panico in qualcuno incline agli attacchi di panico”.



Parliamo del Sistema cardiovascolare. 


Normalmente, in caso di stress acuto (momentaneo o di breve durata), la frequenza cardiaca aumenta e i vasi sanguigni, che dirigono il sangue ai grandi muscoli e al cuore, si dilatano, aumentando così la quantità di sangue pompata in queste parti del corpo e aumentando la pressione sanguigna, dopodichè, superato l'episodio di stress acuto, il corpo torna al suo stato normale. Invece, nel caso di stress cronico, o sperimentato per un periodo di tempo prolungato, il cuore e i vasi sanguigni possono andare incontro a problemi gravi, con rischio di ipertensione, infarto o ictus.



Parliamo ora del Sistema endocrino. 


In caso di stress, il cervello coinvolge l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, con aumento della produzione di ormoni steroidei, compreso il cortisolo, il cd ormone dello stress. L'ipotalamo segnala alla ghiandola pituitaria di produrre un ormone, che a sua volta segnala alle ghiandole surrenali, situate sopra i reni, di aumentare la produzione di cortisolo. Quest'ultimo aumenta il livello di energia disponibile, mobilitando glucosio e acidi grassi dal fegato, per affrontare la situazione di stress. I glucocorticoidi, incluso il cortisolo, servono anche a regolare il sistema immunitario e ridurre l'infiammazione, per cui è facile comprendere come, in caso di stress prolungato, la comunicazione tra il sistema immunitario e l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene possa non funzionare, con conseguenze quali stanchezza cronica, disturbi metabolici, depressione e disturbi immunitari.



Per quanto riguarda il Sistema gastrointestinale, anche qui è possibile riscontrare numerosi problemi legati allo stress cronico.


L 'intestino, con i suoi neuroni, è in comunicazione con il cervello e lo stress può influenzare questa comunicazione cervello-intestino e può innescare dolore, gonfiore e altri disturbi intestinali da avvertire più facilmente.



Inoltre l'intestino è abitato da milioni di batteri, che determinano la sua salute e quella del cervello, con conseguenze anche sulla capacità di pensare e sulle emozioni.



Di qui anche l’importanza della cura della flora batterica intestinale (per approfondimenti https://www.centroyogaacquaemiele.it/blog/lasse-intestino-cervello-e-il-vivere-consapevolmente)



Inoltre, sotto stress si tende a mangiare di più o meno del solito, comportando bruciore di stomaco o reflusso acido. Lo stress può anche rendere difficile la deglutizione del cibo o aumentare la quantità di aria ingerita, con eruttazione, flatulenza e gonfiore. 



Lo stress può influenzare la digestione e i nutrienti che l'intestino assorbe, con aumento della produzione di gas .



La barriera intestinale, che è appunto una barriera per i batteri che introduciamo anche col cibo, può indebolirsi e consentire ai batteri intestinali di entrare nel corpo, con problemi sistemici.



Disturbi cronici intestinali, come la malattia infiammatoria intestinale o la sindrome dell'intestino irritabile sono alcune delle conseguenze. Lo stress può influenzare la mobilità intestinale, la velocità con cui il cibo si muove attraverso il corpo, con spasmi, diarrea o stitichezza.



Ovviamente lo stress agisce sul Sistema nervoso, specie sul sistema nervoso simpatico, quello che ci pone nell’attacco o fuga. 


Normalmente il SNS segnala alle ghiandole surrenali di rilasciare ormoni, chiamati adrenalina e cortisolo, che aumentano il battito cardiaco, la frequenza respiratoria, incidono sulla pressione sanguigna, sul processo digestivo, sui livelli di glucosio (energia dello zucchero), che nel flusso sanguigno aumentano, per gestire l'emergenza. Una volta superata la crisi, il corpo torna a rilassarsi. Invece, nello stato cronico di stress questa situazione si protrae con danni per l'intero organismo.



Infine lo stress agisce sull’apparato riproduttivo maschile e femminile, incidendo anche sulla fertilità.



Riassumendo, se lo stress acuto non è di per sé dannoso, lo è quello ripetuto e cronicizzato, che lo Yoga insegna a gestire e a trasformare, attraverso le sue numerose tecniche (asana, , mudrà, bandha, pranayama, yoga nidra, kirtan, meditazione, ecc. ecc), che agiscono su tutti i sistemi corporei (muscolare, nervoso, endocrino, respiratorio, cardiovascolare, gastrointestinale, riproduttivo), rilassandoli, ossia rilasciando le loro tensioni accumulate. Ciò avviene gradualmente nella pratica continuativa e profonda, che coinvolge il corpo e la mente, essendo essi vicendevolmente influenzati. Chi pratica seriamente Hatha Yoga e Raja Yoga, lavora anche sulla propria mente e sulle proprie emozioni, divenendone sempre più consapevole e così mettendosi nelle condizioni di  accoglierle, per poi trasformarle. Ciò non potrà che portare benefici a tutti i livelli e  espandere la propria consapevolezza.



Namastè









Fonti bibliografiche:



https://www.apa.org/topics/stress/body