In questo articolo solo alcuni cenni su un argomento estremamente esteso e da sviluppare nella pratica Yoga. Nell’era in cui ci troviamo, il Dvapara Yuga, l’era elettrica, l’uomo è a metà della sua evoluzione. Egli scopre che la materia è fatta di energia e di quest’ultima conosce le relative proprietà. Conferma di ciò sono state in passato le grandi scoperte fatte da numerosi scienziati: nel 1600 dC William Gilbert scoprì che l’elettricità è presente in tutta la materia, nel 1609 Keplero scoprì delle importanti leggi astronomiche, Galileo inventò il telescopio e nel 1621 Drebber inventò il microscopio. Nel 1670 Newton scoprì la legge della gravità, Gray successivamente scoprì gli effetti dell’elettricità sul corpo umano. Grazie al progresso scientifico la terra iniziò a essere percorsa da ferrovie e linee telegrafiche, per poi costruire macchine a vapore e motori elettrici. Dal 1899, al termine del periodo di transizione tra il Kali Yuga e il Dvapara Yuga, l’uomo approfondisce sempre più la conoscenza della energia e delle sue proprietà. Di lì in poi le scoperte sull’elettricità di Nicola Tesla, Einstein e di tutti gli scienziati, a loro succeduti fino ai nostri giorni, si sono moltiplicate. Oggi tutte le scoperte sulle proprietà dell’energia le vediamo applicate nel quotidiano, dalla radio, alla televisione, al pc, ai cellulari, ai presidi medici ecc ecc. In questa fase di evoluzione ascendente riemerge la pratica che per eccellenza lavora sul prana, lo riequilibra, ne fa fare la diretta conoscenza, intesa come diretta percezione, al fine ultimo della percezione di sé come anima: lo Yoga. Nonostante la sua riemersione ( nelle ere più oscure, dove l’uomo ha consapevolezza di sé come un agglomerato di carne e ossa, lo Yoga viene protetto e tenuto occultato agli occhi della massa, che non potrebbe comprenderlo), il vero Yoga rimane comunque sempre segreto. È cioè comunque sempre una pratica che viene trasferita segretamente da Maestro a discepolo da sempre e così sarà per sempre. La diffusione dello Yoga, inteso come una pratica per lo più meramente fisica e ginnica, che oggi è molto diffusa (seppure spesso commista a pratiche che nulla hanno a che fare con la purezza dello Yoga), non è che la parte più superficiale dello Yoga. Seppure le pratiche di Hatha Yoga abbiano un loro valore, non solo per il riequilibrio della salute fisica, ma soprattutto sul piano pranico, poiché ripristinano il corretto flusso del prana nelle nadi (i meridiani della MTC, la medicina cinese, fondamento della agopuntura), laddove esistano blocchi energetici, che a loro volta conducono a squilibri mentali e fisici, è lo Yoga (inteso come Maha Yoga, ossia come quell’insieme di tecniche tramandate nei millenni da saggi illuminati, tra cui anche quelle dell’hatha yoga), e ovviamente il Raja Yoga, o Yoga Regale (la meditazione insegnata da un Sat Guru) ad ampliare le capacità della nostra mente, del nostro cervello, altrimenti poco usato e a elevare la nostra coscienza, fino alla percezione del nostro corpo pranico e infine dell’anima. Lo Yoga, infatti, nasce dalla pratica di saggi illuminati, che raggiunta la realizzazione del Sè, ossia dell’anima e di Dio, hanno delineato nei millenni un metodo concreto, al fine di aiutare gli altri ad elevare la propria coscienza e a divenire come loro, esseri divini. Tutto passa prima di tutto ovviamente dallo sviluppare consapevolezze sempre più profonde del nostro corpo fisico e delle nostre energie vitali. Essi hanno scoperto che siamo fatti di energia, che il nostro microcosmo riproduce il macrocosmo, che tutto è energia e che la materia è la parte più grossolana e, ai nostri occhi fisici, la più evidente, della energia di cui è fatta. Gli scienziati, in anni di esperimenti e scoperte, stanno confermando tutto ciò. Ad esempio, gli scienziati della fisica quantistica, che nelle loro ricerche dimostrano sempre più l’interconnessione tra scienza, filosofia e metafisica e che spesso si sono confrontati anche con saggi indiani, sono giunti alla consapevolezza che il nostro corpo è permeato di prana, nadi, chakra, è permeato e al tempo stesso circondato da uno spazio, o etere, il cd akasha nello Yoga, ossia da un campo informativo, attraverso il quale passano informazioni alla velocità della luce. Hanno anche scoperto che il nostro personale campo informativo influenza quello degli altri. Inutile dire quanto ciò sia vero, se pensiamo banalmente a quanto noi influenziamo coi nostri pensieri chi ci sta accanto, nel bene e nel male, e quali benefici traiamo, ad esempio, da una pratica meditativa di gruppo, laddove si genera un unico campo informativo, che coinvolge tutti i partecipanti, ad esempio cantando (e dunque emettendo frequenze vibratorie risananti) un Kirtan. Swami Sivananda, Maestro realizzato, affermava: “i pensieri sono forze gigantesche, molto più potenti dell’elettricità.” Secondo il Maestro, l’etere che ci circonda è pieno dei nostri pensieri (con colori diversi a seconda del tipo di pensiero emesso), che restano anche dopo la nostra morte e possano influenzare le persone anche a distanza di chilometri. Nella fisica quantistica, gli scienziati, scoprendo ciò, hanno creato in Germania uno strumento quantico che, rilasciando frequenze nell’etere, riequilibra le energie, anche a distanza, del soggetto (sia esso umano, animale, pianta o oggetto, poiché tutto è energia e coscienza) che le riceve: Healy (per maggiori informazioni vai alla pagina del sito Vivere consapevolmente) Healy è un esempio concreto di applicazione delle conoscenze che oggi l’uomo ha dell’energia di cui tutto il Creato è fatto e di come poter inviare, attraverso l’etere, le frequenze vibratorie essenziali per contribuire al benessere psico fisico del singolo soggetto, a seguito di un esame assolutamente personalizzato del suo stato energetico. Questo è solo un esempio di quanto il Dvapara Yuga sia in corso e di come gradualmente l’uomo stia riconquistando la corretta consapevolezza di cosa è davvero. Ma la via maestra, quella che è la fonte di ogni disciplina, sia essa fisica o psichica, e di ogni verità è lo Yoga. Un dono di inestimabile valore. Namastè Fonti bibliografiche: Swami Sri Yukteswar, La scienza Sacra , Astrolabio edizioni, 1993 Swami Sivananda, La potenza del pensiero, Babaji edizioni, 2017